Contrada Santa Lucia, Noto
Il Borghetto di Santa Lucia
Il Borghetto di Santa Lucia
Contrada Santa Lucia, Noto, 96017 Sicilia - Italia
Email: ilborghettodisantalucia@gmail.com
Telefono: 0039 3397804197
Luoghi da visitare
CHIESA DI SAN SEBASTIANO
BASILICA DI SAN PAOLO
La basilica è stata costruita intorno alla metà del XVII sec., là dove sorgeva anticamente la chiesa di Santa Sofia. Danneggiata a causa del terribile terremoto del 1693, venne ricostruita tra il 1700 e il 1730, sempre sullo stesso sito.
La facciata si compone di 3 ordini ed è stata realizzata alla fine del XVIII sec, da Vincenzo Sinitra, di Noto. Essa rappresenta uno dei migliori esempi di architettura barocca della città, caratterizzata da molti elementi architettonici, come la scala su due rampe di larghezza differente. La porta principale è realizzata in bronzo e presenta delle scene con la vita del santo. Sul secondo e sul terzo ordine trovano collocazione le statue dei santi.
I tre ordini sono separati da archi e colonne, sormontate da capitelli di stile corinzio. Nel primo ordine si trovano 5 arcate.
Nel secondo ordine troviamo una nicchia centrale, nella quale trova posto un grande Cristo in atto di benedizione; al suo fianco 2 angeli.
L’ultimo ordine è il campanile.
Tutta la facciata, con le 6 coppie di statue degli apostoli, è sormontata da un fregio. In esso si osserva una spada – simbolo dell’apostolo Paolo – su cui si attorciglia un serpente e si inserisce all’interno di una corona regale.
All’interno della chiesa si trovano molti elementi interessanti, come le due colonne tortili nell’abside; numerosi quadri; 11 altari e il grande ordine sul portone centrale.
L’altare maggiore, in marmi policromi, risale al 1868; il crocifisso, in legno, è di valore ed è del XVI-XVII sec. Tra le grandi colonne dell’altare, dietro il quadro della conversione di San Paolo – attribuito a Crestadoro – si trova la nicchia con la statua del santo, che è stato nominato patrono del paese nel 1689.
MUNICIPIO
La costruzione del Palazzo Municipale fu iniziata nel 1908, lì dove sorgeva la Badia: l'antico monastero delle monache benedettine.
L'edificio presenta una struttura architettonica classica, con degli intagli decorativi tipici dello stile liberty.
PALAZZO JUDICA
L'edificio venne edificato, alla fine del XVIII sec., dalla famiglia palazzolese più prestigiosa del tempo: quella Judica. La facciata è in stile barocco e presenta dei mensoloni e delle decorazioni che si rifanno alle figure della classicità.
CHIESA SAN FRANCESCO
É la vecchia chiesa dei Cappuccini, riedificata dopo il terremoto del 1693. Nella seconda metà dell'800 venne confiscata dallo Stato e poi riaperta al culto nel 1984.
L'edificio è a navata unica e custodiscce un altare ligneo con le statue dei santi cappuccini e la statua di San Francesco.
CHIESA DELL'IMMACOLATA
PALAZZO PIZZO
La chiesa ha un'elegante facciata barocca convessa, unica nel suo genere a Palazzolo. Al suo interno è possibile ammirare una statua in marmo bianco di Carrara della Madonna con Bambino: un capolavoro rinascimentale, datata tra il 1471 e il 1472, e attribuita allo scultore dalmata Francesco Laurana.
Poco distante da Palazzo Judica, questo bell'edificio racchiude in sè tutti gli elementi tipici del palazzetto borghese barocco.
CASA MUSEO ANTONINO UCCELLO
CHIESA DI S. MICHELE
Museo etnoantropologico tra i più belli, realizzato da Antonino Uccello, insigne studioso di cultura materiale e delle tradizioni popolari. All'interno del settecentesco Palazzo Ferla-Bonelli sono stati raccolti le tradizioni silvo-pastorali del territorio e gli oggetti della tradizione contadina.
Costruita tra il XV e il XVI sec., fu riedificata dopo il terremoto del 1693. La facciata si sviluppa su due ordini ed è arricchita da una gradinata. Spicca a sinistra la torre campanaria esagonale racchiusa da una cupola in bronzo.
CHIESETTA DEL SOCCORSO
TORRE DELL'OROLOGIO
L'antica Torre dell'Orologio spicca presso il suggestivo quartiere Lenza/Orologio ed il sottostante quartiere di San Paolo
La chiesa di Maria SS. del Soccorso è priva di opere e decori, è, tuttavia, caratterizzata da un fascino austero. Ricostruita dopo il terremoto del 1693, è stata riaperta al culto da pochi anni; della struttura originaria rimangono un'acquasantiera in marmo e il pavimento in pietra lastricata.
CHIESA MADRE
I RUDERI DEL CASTELLO
Il Castello risale già all’827 d.C., l’anno della conquista musulmana, abbandonato, poi, dopo il terremoto del 1693, oggi ne restano solo le rovine. Possiamo vederne: parte del fossato, il basamento delle torri, alcuni locali ipogei, le cisterne e, nel baglio piccolo, parte della merlatura intagliata nella viva roccia.
Di impareggiabile bellezza è la veduta della Valle dell’Anapo che si può godere dal sito.
Dedicata a San Nicolò dal vescovo di Siracusa, Bartolomeo Gash, nel 1215, venne fortemente danneggiata dal terremoto del 1542 e poi ricostruita dopo il terribile terremoto del 1693. É la chiesa più grande del paese: l'interno ha tre navate e custodisce ricchi decori in pietra e tele preziose.
All'interno della sacrestia si trova un monumentale "cassarizzo", datato al 1760, con l'archivio vicariale.
PALAZZO RIZZARELLI - SPADARO
PALAZZO ZOCCO
L’accesso al palazzo è possibile da un atrio in via Roma, ma la facciata principale si sviluppa su Piazza Umberto I. Qui è possibile ammirare una balconata decorata da inusuali e raffinati mensoloni con bassorilievi di elevato livello artistico – che si dice provengano dal Castello.
È uno dei più importanti palazzi storici barocchi della città, essendo stato la residenza del principe di Palazzolo, Guglielmo Ruffo. Recentemente restaurato, è sede del Museo delle Tradizioni Nobiliari.
.
PALAZZO LOMBARDO - CAFICI
CHIESA DELL'ANNUNZIATA
Si trova lungo via Garibaldi; risale al XVIII sec. e vanta la più lunga balconata barocca d’Europa.
I mensoloni sono caratterizzati per la presenza di ventisette mascheroni antropomorfi con vivaci espressioni grottesche dal carattere apotropaico.
È il gioiello del barocco palazzolese. Riedificata ad opera del maestro Giuseppe Ferrara, dopo il terremoto del 1693. la facciata si caratterizza per le quattro colonne tortili binate, riccamente adornate da tralci di vite e fregi. L’interno, a tre navate,è di particolare pregio, con l’altare maggiore in marmi policromi.
PALAZZO FERLA DI TRISTAINO oggi Palazzo Pricone
CHIESA DI SANT'ANTONIO
Costruita nel 1634, poi distrutta dal terremoto del 1693, venne riedificata nel ‘700; tuttavia non è mai stata terminata. Notiamo, infatti, che la facciata è incompleta nella parte del secondo campanile, mentre all’interno è stata costruita solo la navata centrale e parte di quella destra.
La facciata presenta pregevoli mensoloni di stile barocco. Sul portale si può ammirare lo stemma nobiliare della famiglia Ferla di Tristaino.
MUSEO DEI VIAGGIATORI IN SICILIA
PALAZZO CAPPELANI
All’interno di Palazzo Vaccaro, il museo raccoglie le incisioni originali dell’area iblea, realizzate dei più importanti Voyage pittoresque del Settecento; mappe antiche della Sicilia e una preziosa raccolta di libri antichi legati al tema del viaggio, fra cui la rarissima prima edizione del De rebus Siculis del Fazzello.
Edificato agli inizi dell’900, in stile eclettico classicheggiante è la sede del Museo Archeologico. Al suo interno è possibile ammirare i reperti della Collezione Judica, rinvenute nelle campagne di scavo condotte nei primi decenni dell’Ottocento del barone Judica nell’area archeologica di Akrai.
Museo Archeologico Gabrile Judica
CHIESA DEL CONVENTO
GIARDINO PUBBLICO
Inserito tra i giardini storici d’Italia dal Ministero per i Beni Culturali, ha un’estensione di 30.000 mq ed è un vero e proprio giardino botanico, per la varietà di piante e di essenze floreali che vi si trovano. La sua costruzione iniziò nel 1880, per volontà del barone Vincenzo Messina di Bibbia.
La costruzione della chiesa e del convento ebbe inizio nel 1870, sostituendo l’antico convento soppresso nel 1886. la chiesa ha una sola navata; in sacrestia è presente un pregevole armadio settecentesco in noce con intarsi in cipresso che si trovava nel vecchio convento.
AREA ARCHEOLOGIA DI AKRAI
CIMITERO MONUMENTALE
Sorto intorno al 1889 nelle adiacenze della città, è considerato un capolavoro d’arte e di architettura. Notevoli sono le opere di scalpellini locali che hanno creato autentici gioielli di pietra a decoro delle tombe e delle cappelle gentilizie; moltissimi i motivi in stile liberty
Sono qui presenti i resti dell’antica Akrai, fondata nel 663/663 a.C. dai corinzi di Siracusa; il Teatro Greco, datato alla seconda metà del III sec. a.C.; il Bouleuterion, lo spazio dedicato alle riunioni del senato cittadino; i resti del Tempio di Afrodite; le Latomie dell’Intagliata e dell’Intagliatella, utilizzate come cave di pietra e, successivamente, in età storica, come luoghi di sepoltura, come dimostrano le diversificate tipologie catacombali; ritroviamo i resti anche del Decumano massimo con pavimentazione in pietra lavica.
I SANTONI
MULINO AD ACQUA DI SANTA LUCIA
Si tratta del più grande santuario dedicato al culto della dea Cibele noto fino ad oggi, datato tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. Si possono ammirare dodici grandi rilievi, purtroppo rovinati e scheggiati; di questi, dieci riproducono sostanzialmente la stessa scena: la dea Cibele seduta in pieno prospetto.
Ubicata nella valle sotto la zona del cimitero, risale al XVI sec e si conserva integro. Al suo interno è stato ricreato il Museo della Macina del Grano (tel. 3282415918 – 0931878528).
Pantalica